Tecar terapia

Posted: Aprile 7, 2016 By: Comment: 0

La Tecar terapia nasce in Spagna nel 1997, ed è l’acronimo di Trasferimento Energetico Capacitivo Resistivo. La Tecar nasce come trattamento pensato per la medicina sportiva, per poi essere applicata anche a patologie infiammatorie, sia muscolari che osteoarticolari, fino alla medicina estetica per combattere inestetismi.

Il macchinario della Tecar genera un campo elettromagnetico con una frequenza compresa tra gli 0.45 e gli 1.2 mhz, che viene generato da un piastra che il medico fisioterapista applica e guida sul paziente. Questo campo elettromagnetico stimola gli ioni naturalmente presenti all’interno dei tessuti che si spostano e generano energia e calore. Gli ioni sono atomi con carica positiva o negativa e sono naturalmente presenti nel nostro corpo, così come in tutti i tessuti biologici animali e vegetali, per cui il paziente non è attraversato da corrente diretta: l’energia che si genera proviene dall’interno dei tessuti stessi. Questa “naturalità” del trattamento lo rende quasi del tutto privo di effetti collaterali, anche se si avvisa di consultare il medico in caso di gravidanza, diabete o pazienti portatori di pace-maker.
 

Come funziona la Tecar

Il medico che opera sul paziente con la Tecar muove la piastra conduttiva sulle zone da trattare e può integrare l’applicazione con un leggero massaggio o degli esercizi.
La macchina della Tecar lavora su tre frequenze e due modalità: frequenza alta, media, bassa, che differiscono per la quantità di calore che emettono, e modalità capacitiva e resistiva. Per quanto riguarda la frequenza: a livelli bassi la piastra genera pochissimo calore, tratta infiammazioni, stimola il flusso sanguigno e favorisce il riassorbimento di edemi. Ad alta frequenza si genera calore endogeno e si rilassano i tessuti muscolari. Per quanto riguarda le modalità, la capacitiva concentra i suoi effetti sui tessuti molli e ad alto contenuto di acqua come i muscoli, la resistiva concentra i suoi effetti sui tessuti con meno acqua come ossa, tendini, guaine muscolari, cartilagini. Le due modalità possono anche essere combinate dal medico fisioterapista per trattare zone a densità diverse. Un ultimo effetto della Tecar è l’iperemia, ovvero l’aumento del flusso sanguigno verso la zona trattata, utile in caso di contratture articolari, quando una zona è stata a lungo a riposo.
 
La Tecar dunque stimola la microcircolazione o la vaso dilatazione, drena le tossine e ossigena i tessuti, stimolando anche il metabolismo, le sua applicazioni spaziano dal trattamento di patologie di mano, spalla, anca, ginocchio, caviglia, colonna vertebrale a anche cellulite. Aiuta e migliora le condizioni dei pazienti in caso di tendiniti o borsiti, contratture, strappi o lesioni muscolari, lombalgie e sciatalgie, postumi di fratture, distorsione della caviglia, mal di schiena, contusioni, anche in casi di osteoporosi e patologie osteoarticolari croniche e acute.
Una sessione di Tecar ha durata variabile dai 10 minuti fino anche a un’ora. Un paziente può anche sottoporsi a più sedute nell’arco della stessa giornata proprio per la sua totale compatibilità con la fisiologia del corpo umano.

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A.T. per Medika