Massaggio linfodrenante

Posted: Aprile 27, 2016 By: Comment: 0
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Il nostro corpo quotidianamente assorbe delle tossine, possono essere assorbite da cibi o bevande, possono entrare attraverso il sistema respiratorio, dai pori della pelle, oppure semplicemente sono già al nostro interno, come risultato degli scarti del metabolismo. Il nostro corpo dispone di un organo preposto alla pulizia dell’organismo, un sistema che raccoglie tutte le tossine e le porta agli organi preposti per lo smaltimento e indispensabile per il corretto funzionamento del sistema immunitario: il sistema linfatico.
 
La linfa è composta da acqua, sali minerali e proteine, il sistema linfatico scorre dal basso verso l’alto, raccogliendo al passaggio tutti gli scarti, che poi porta al fegato o nelle altre stazioni linfonodali (ad esempio la base del collo, le ascelle, l’inguine), dove le scorie vengono smaltite e si attivano meccanismi di difesa contro eventuali agenti patogeni.
È facile dunque capire che il benessere del sistema linfatico è imprescindibile per il benessere di tutto l’organismo; spesso però il nostro sistema linfatico è sovraccaricato oppure congestionato da accumuli di liquidi che causano gonfiore e dolore.
 
In questi casi ci viene in soccorso la pratica del linfodrenaggio manuale: si tratta di un massaggio particolare che aiuta a stimolare il sistema linfatico, con una serie di pressioni e di movimenti nei punti nevralgici del sistema linfatico. Il massaggio viene effettuato a mano libera dal fisioterapista, senza usare né creme né oli sul corpo e senza l’ausilio di macchinari. Il movimento è delicato, con pressioni ma senza sfregamenti per evitare arrossamenti e rottura dei capillari: il massaggiatore opera con movimenti circolari delle dita, della mano intera o del polso, a seconda della zona e dell’effetto che vogliamo ottenere. Il massaggio inizia con l’apertura di una stazione linfonodale in modo da renderla pronta a ricevere la linfa, poi il massaggiatore si concentra sulla zona dove si localizza il ristagno o dove si manifesta il problema per far defluire la linfa verso la stazione aperta più vicina al problema, in modo che possa riassorbirla.
I benefici derivanti da questa pratica sono innumerevoli:

  1. Ha effetto drenante e antiedematoso, da cui deriva un generale senso di sgonfiamento, si allevia la pesantezza, soprattutto a livello delle gambe.
  2. Si attiva il sistema parasimpatico, con immediato rilassamento dello stress sia fisico che psicologico.
  3. Ha effetto antalgico, va quindi a ridurre o eliminare la sensazione di dolore in caso di contratture o strappi.
  4. Ha effetto immunologico perché va a stimolare tutti i centri linfatici.
  5. Tonifica e aumenta il flusso sanguigno perché stimola la muscolatura liscia dei vasi sanguigni.
  6. Rigenera le zone disidratate o mal nutrite per il cattivo passaggio del sangue.
  7. Ha un provato effetto contro sinusite cronica e mal di testa.
  8. Rinforza il sistema immunitario.
  9. Aiuta a smaltire residui di farmaci che sono stati assunti per un lungo periodo.

Le controindicazioni sono minime, proprio per la natura delicata e rilassante della pratica. Si sconsiglia nelle donne in gravidanza nei primi tre mesi della gestazione (mentre è consigliato nei mesi seguenti), e nelle donne durante il ciclo perché attiva il flusso sanguigno risultando in perdite più abbondanti. Può invece risultare addirittura dannosa in caso di insufficienza cardiaca, malfunzionamento renale o epatico, asma o bronchite acuta, edema cardiaco, flebiti, trombosi, infezioni cutanee, infiammazioni batteriche acute, ipertiroidismo e ipotensione.
 
Le sedute durano circa un’ora, seguite da 15-30 minuti di riposo del paziente dopo la pratica. Il numero di sedute va concordato insieme al fisioterapista, in base alla natura del problema da trattare, la sua gravità e gli effetti che si vogliono ottenere. Di solito all’inizio del trattamento le sedute sono più frequenti e ravvicinate, per poi farsi meno frequenti.
 
Per quanto possa sembrare una pratica semplice, è indispensabile rivolgersi a un professionista con una buona manualità e una buona conoscenza del corpo umano e dei centri linfonodali. Se praticato da massaggiatori amatoriali o non esperti la pratica può rivelarsi inutile se non addirittura dannosa, e provocare arrossamenti cutanei o anche la rottura dei capillari. Per questo raccomandiamo sempre di rivolgervi a centri qualificati come il nostro.

A.T. per Medika