Il taping

Posted: Giugno 15, 2016 By: Comment: 0
Il taping presso il nostro poliambulatorio

Cos’è il taping.

Il taping è una tecnica operata dal fisioterapista che lascia liberi i movimenti e li favorisce, agendo sulla circolazione sanguigna e linfatica; se il bendaggio è inteso come pratica volta a bloccare un muscolo o un’articolazione in una posizione fissa, con il taping è il cerotto ad adattarsi al muscolo e mai viceversa.

La pratica è stata inventata oltre 35 anni fa in Corea, dal dottor Kenzo Kase, infatti i primi a usarlo furono gli atleti coreani durante le Olimpiadi di Seul del 1988. In Europa arrivò e si diffuse solo nel 2000. Nato come pratica per gli atleti, adesso si è anche affermato come trattamento per tutti i tipi di pazienti con situazioni dolorose, e spesso viene usato per migliorare la postura.

Il nastro che viene usato deve essere in cotone, in modo da lasciar respirare la pelle, deve avere la stessa elasticità della pelle (circa il 40%) e deve essere resistente all’acqua. È una pratica poco invasiva e che non ha bisogno di farmaci, sfrutta infatti la capacità del corpo di auto guarirsi. Il nastro, applicato in tensione sul muscolo, crea uno spazio tra i tessuti: in questo modo si favorisce il metabolismo, l’assorbimento di edemi, la circolazione, e allevia il carico sui recettori di dolore, riducendo la pressione sottocutanea, il fastidio e favorendo un recupero più rapido.
 

Le funzioni del taping neuromuscolare.

Il taping neuromuscolare ha 4 funzioni principali:
Funzione sensitiva: diminuisce la pressione sui recettori chimici e quindi riduce l’infiammazione e stimola i recettori meccanici.
Funzione muscolare: riduce la fatica muscolare, aumenta la contrazione di un muscolo debole, riduce la possibilità di crampi e incidenti muscolari.
Funzione articolare: normalizza il tono muscolare e la fascia connettivale, aggiusta il disallineamento per via di accorciamenti muscolari o eventi traumatici, aumenta il Range Of Motion (raggio dell’azione).
Funzione linfatica: aumenta la circolazione sanguigna e linfatica, allevia il calore nel tessuto, apre al drenaggio linfatico, riduce il dolore.
 

Non fatelo a casa!

Vista la vastità di applicazioni e funzioni è imprescindibile che sia operato da personale specializzato, che conosca benissimo l’anatomia umana, così come le tecniche di taping, deve capire quali sono le esigenze del paziente dal punto di vista clinico per capire la migliore disposizione del cerotto, e infine avere una buona manualità ed esperienza. Un taping fai-da-te nella migliore delle ipotesi non sortisce nessun effetto terapeutico, nel peggiore dei casi invece potrebbe peggiorare la situazione.

La pratica del taping va eseguita da un professionista anche perché quest’ultimo deve modulare la tecnica in scarico, o decompressiva, con quella in carico, o compressiva, agendo sulla diversa applicazione del cerotto, giocando sulle diverse tensioni (di solito la tensione della benda è inversamente proporzionale all’intensità del dolore). Lo stesso specialista poi capirà qual è l’ambito in cui intervenire: se c’è necessità di ridurre il dolore percepito dai recettori, o favorire il drenaggio da parte del sistema linfatico e sanguigno, oppure usare il taping per favorire la normalizzazione del tono della fascia muscolare, oppure creare una capsula per le strutture periarticolari.

Il taping chiaramente non fa miracoli da solo, ma può senz’altro essere un ottimo coadiuvante di terapia manuali, anche perché l’effetto che sortisce è simile, con la differenza che è prolungato nel tempo, o almeno finché non viene rimosso.

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A.T. per Medika